La rivoluzione del caffè ha una data. Correva l’anno 1901 quando un ingegnere milanese trasformò l’infuso in un espresso. Ed è proprio in questo che tutto lo Stivale diventa un’unica entità, non c’è più nessuna differenza tra Roma, Milano e Napoli: quando si tratta di fare una pausa per il caffè. E caffè sia allora… ma di quello buono, di torrefazione.
A Roma la prima, unica e inimitabile torrefazione va cercata non lontano dal Senato, al Gran Caffè Sant’Eustachio. Lì ha sede il bar che per gli amanti del caffè è una mecca. Il locale non è grande, ha un piccolo dehors di sei tavolini ed arredi semplici. Il caffè arriva già zuccherato, coperto da una spessa coltre di crema che, se rotta, lascerà traspirare tutta l’aroma di questa miscela speciale, di produzione propria.
Già sento l’acquolina in bocca per quel sapore che sa proprio di una pausa durante un weekend a Roma. Per tanti piccoli particolari un viaggio a Roma è assolutamente necessario. Quindi direi di prenotare un bed & breakfast, preparare le valigie e partire anche solo per prendere un caffè!